Oggi ho scoperto che Amazon distribuisce il libro. Chi fosse interessato lo può acquistare qui.

¡Hasta luego!

L’ultimo numero di Filodiretto7, l’house organ settimanale del Gruppo Montepaschi, contiene una breve presentazione del libro.

Tot ziens!

Dopo aver corretto tutte le imperfezioni di cui parlavo nell’ultimo post mi restavano grossi dubbi in merito alle dimensioni del libro. Il formato Lettera USA (21.59 x 27.94cm) che avevo scelto per la prima versione appariva poco adatto al tipo di pubblicazione e così, dopo aver rimuginato sulla questione per alcuni giorni, sono giunto a una decisione drastica: reimpaginare completamente il libro in formato Regale (15.59 x 23.38cm), il modello di riferimento nel mondo della saggistica. Oltre al ridimensionamento delle pagine, che mi è costato alcuni giorni di lavoro, ho anche cambiato il font utilizzato nella scrittura, optando per l’elegante (almeno secondo me) Goudy Old Style.

Nonostante tutte le verifiche effettuate, mi era sfuggito un refuso nell’intestazione delle primissime pagine del libro. Ho effettuato la correzione ieri sera e subito dopo ho “chiuso” ufficialmente la prima edizione del volume caricando sui server di Lulu la versione corretta del file. Adesso non mi rimane che attendere il primo stock di copie stampate (ne ho ordinate alcune decine da distribuire alle persone più care) e, soprattutto, sorseggiare una bevanda dissetante in attesa della cicogna.

Do svidanija!

Ieri ho ricevuto la prima copia stampata del libro e devo ammettere che un po’ mi sono emozionato. La resa è molto migliore di quanto non pensassi: la copertina, pur essendo di cartoncino morbido, è lucida, non opaca come immaginavo; la stampa è di buona qualità e la carta, pur non essendo spessissima (60 grammi) ha una buona consistenza. C’è anche da dire che non tutto è filato liscio come speravo: il file inviato per la stampa conteneva alcuni errori residui. Solo per citare alcuni esempi: la conversione in PDF aveva danneggiato un grafico e non mi ero accorto della cosa; le intestazioni e i piè di pagina non erano ben adattati alla stampa fronte-retro; la resa delle immagini non era soddisfacente, sempre per problemi di conversione PDF.

Vorrei concludere le revisioni entro domani e pubblicare una nuova edizione su Lulu entro domenica: spero così di ottenere una nuova versione cartacea entro la fine della prossima settimana, in modo da validarla entro il prossimo weekend.

¡Hasta luego!

Il libro è online, con tanto di copertina (secondo me stupenda) completamente personalizzata. Il formato finale è il cosiddetto “US Letter” (molto vicino al classico A4 per dimensioni): ho fatto molte prove e alla fine ero anche riuscito, lavorando su Linux, a riscalare correttamente il formato Letter in quello A5. Purtroppo la qualità finale della stampa non sarebbe stata accettabile, i caratteri erano troppo piccoli e la manegevolezza si sarebbe risolta in un libro illeggibile. Se avrò tempo e voglia proverò a reimpaginare del tutto il libro, ma non è detto che ciò accada: è un lavoro molto complicato, da valutare con calma.

Adesso sono in attesa di ricevere la prima copia cartacea del volume. L’ho ordinata dopo aver completato il processo di pubblicazione e dovrò validarla (o rigettarla) prima di poter definire concluso l’intero processo. La validazione renderà definitiva l’attribuzione del codice ISBN e darà luogo alla diffusione nel network di distribuzione affiliato a Lulu, in primis Amazon.

Aloha!  

Giornate (anzi, nottate) intense. Sono riuscito a sistemare il file e a creare un PDF accettabile per Lulu: il segreto sta nel fare in modo che Word 2007/2010 sia impostato per creare un PDF che incorpori tutti i font necessari – 1.  Da Word: Opzioni di Word > Salvataggio > Incorpora caratteri nel file; 2. Nella finestra di stampa scegliere  Opzioni > Conforme ISO 19005-1 (PDF/A). Ho creato una prima versione del libro, imparando a interagire con Lulu e, soprattutto, capendo che la questione del prezzo finale è risolvibile solo agendo sulla variabile colore/bianco e nero (il formato incide, ma meno del colore). Ora mi sto concentrando sulla copertina (commissionata a un’amica abilissima con gli strumenti di fotocomposizione), l’ultimo grosso ostacolo prima della conclusione di questa prima fase (la seconda sarà dedicata a capire se riesco a convertire con poco sforzo il documento originale in formato A4 in un più maneggevole formato A5).

Auf Wiedersehen!

Ho deciso di iniziare una nuova avventura: tentare di trasformare la mia ricerca sulla storia del tunnel della Manica in un libro autoprodotto. I sondaggi fatti nell’ambito dell’editoria classica sono stati alquanto deludenti: mi hanno chiesto dei soldi (diciamo pure tanti soldi) per produrre una pubblicazione che sarebbe stata di certo professionale ma altrettanto certamente assai marginale sul mercato. Ed è proprio per assicurarsi contro il rischio dell’invenduto che le case editrici chiedevano soldi.

Mi sono interrogato a lungo sull’argomento. Pubblicare un libro è sicuramente una grande soddisfazione, ma ha senso farlo solo per il proprio ego? Se la mia ricerca ha un qualche valore scientifico o quantomeno divulgativo non dovrebbe essere un problema diffonderla senza costi per l’autore. Invece non è così, e quindi ho deciso di agire diversamente: il libro sarà autoprodotto, pubblicato su Lulu in due versioni (scaricabile digitalmente e acquistabile in formato cartaceo). Sono ai primi passi del lavoro, per cui sto facendo molta fatica. Ho rivisto alcune sbavature nel testo, adeguato l’impaginazione, adattato la prefazione, inserito una pagina di note legali e ora sto cercando di capire come creare delle copertine decenti. Per quanto ho visto finora Lulu ha delle grandi potenzialità ma anche alcune rigidità: sui prezzi, ad esempio, occorre essere davvero cauti.

Sto anche cercando di rendere più attraente e ricco di informazioni il sito, che nasce per essere la vetrina del libro e rimane aperto a diventare qualcosa di più: se dovesse attirare un numero sufficiente di visitatori potrebbe diventare anche il centro di un progetto più ampio, aperto e collaborativo.

Alla prossima!